60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO

... LA NUOVA GRADINATA

Negli ultimi tempi la famosa Gradinata degli Alpini, orgoglio della città di Conegliano, si trovava in condizioni precarie - il tempo aveva non solo deteriorato la scalea, ma aveva pure disfatto le due scritte poste ai piedi delle due antenne. Con grande soddisfazione delle Penne Nere e dell’intera popolazione essa è stata ristrutturata ed abbellita - proprio all’inizio di quest’anno, mentre va in stampa questo libro. La monumentale Gradinata, ripresentata in una veste nuova e più decorosa, sarà ancor maggiormente luogo di incontri, di appuntamenti e di conversazioni, in particolare modo della gioventù, poiché si trova in una posizione ideale e dominante passaggio che unisce il centro storico al corso principale della città, motivo di ammirazione da parte dei visitatori della nostra cittadina. Non va scordato l’impegno manifestato, con un senso di responsabilità ed accuratezza, dal sindaco dott. Pietro Giubilato, dall’Assessore ai lavori Pubblici rag. Flavio Silvestrin - alpino pure lui - e dell’Amministrazione civica, a cui va la gratitudine degli Alpini e della comunità Coneglianese.


L’È SEMPRE ALPIN
E NO IN CONGEDO

Quel che nol se vergogna:
de ver fat el soldà
de parlar in diaeto
de esser italian e galantomo
de metter el capel co le ora
de andar in cesa se vol
e in osteria se pol
ma da far tut a testa alta.
E inveze el se vergogna:
de robar co i no lo vede
e sbaregar co i no lo sente
de desmentegarse dei so veci
de quel che i ha fat e quel che i ha dit.
Parchè el sa:
lavorar e ver cor par tutti
esser serio co ocore e
far baldoria co ghe piase
che in tutti se fa tut
basta che ognun i se tire su le braghe
e anca co chi ride e canta in compagnia
nol mete bombe no nol spara
par le strade par copar
femene, boce e omeni giusti !
G. Salvadoretti

A ricordo del tanto amato dott. Giulio Saivadoretti, il quale è stato per parecchi anni presidente della sezione di Vittorio Veneto e anche vicepresidente del Bosco Penne Mozze.


PER NON DIMENTICARE:
Quadro delle perdite subite nel ciclo operativo 11 dicembre 1942 - 31 gennaio 1943 dal corpo d’armata alpino in Russia

Truppe
e servizi
di corpo
d'Armata
Divisione
Tridentina
Divisione
Julia
Divisione
cuneense
TOTALE
Ufficiali morti o dispersi 130 190 340 390  1.050
Soldati morti o dispersi 3.050 7.540 9.450 13.080 33.120
Ufficiali tenti o congelati 40 170 110 50 370
Soldati feriti o congelati    560 3.900 2.450 2.130 9.040
TOTALI 3.780 11.800 12.350 15.650 43.580

I SEGRETARI E I TESORIERI ALPINI

Personaggi di rilievo che determinano il buon andamento della sezione sono, senza dubbio, i segretari e i tesorieri. Ed è doveroso ricordarli, poiché i pochi avvicendandosi in questi sessant’anni di vita associativa, hanno svolto le proprie mansioni con encomiabile dedizione. E se una volta il disbrigo delle “pratiche” occupava poco spazio, oggi comporta invece un grande impegno; sia per i molti problemi inseriti nel contesto di innumerevoli attività, che per l’importanza che la prassi burocratica assume. Il primo segretario della nostra sezione è stato il capitano Giacomo Soravia, poi Ruggero Colussi (non alpino), seguiti nell’immediato dopoguerra da Guerrino Vascellari M.B., da Catullo Cremonesi, da Raimondo Piaia, da Virginio Gibin, coadiuvati dai tesorieri Mario Altarui, Romano Thomas e Renato Brunello. Ma soprattutto chi ha dato una svolta al delicato servizio di segreteria, sono stati Battista Bozzoli e Stefano Bellotto: ottimi segretari per molti anni, i quali si sono dimostrati diligenti e precisi, anche per loro naturale predisposizione.


Padova 49a Adunata Nazionale 21 marzo 1976 sfilano le nostre medaglie, da sinistra PansoLin, Orubolo. Battistuzzi, Giacomelli, Rossi e Marciano.


ADUNATE NAZIONALI

1 Ortigara 5-7 sett. 1920 '' 30 Firenze 16-19 mar. 1957
2 Cortina 3-11 sett. 1921   31 Trento 15-17 mar. 1958
3 Trento 3-6 sett. 1922   32 Milano 2-4 mag. 1959
4 Aosta 2-9 sett. 1923   33 Venezia 19-21 mar. 1960
5 Passo del Tonale 31 ago.-3 sett. 1924   34 Torino 3-15 mag. 1961
6 Udine 23-29 ago. 1925   35 Bergamo 17-19 mar 1962
7 Contrin 29 ago-5 sett. 1926   36 Genova 16-18 mar. 1963
8 Pieve di Cadore 30ago-5 sett. 1927   37 Verona 2-4 mag. 1964
9 Torino 2-9 sett. 1928   38 Trieste 22-24 mag. 1965
10 Roma 6-8 apr. 1929   39 La Spezia 23-25 apr. 1966
11 Trieste 13-15 apr. 1930   40 Treviso 29 apr.-1 mag. 1967
12 Genova 20 apr. 1931   41 Roma 16-19 mar. 1968
13 Napoli 1618 apr. 1932   42 Bologna 25-27 apr. 1969
14 Bologna 8-9 apr. 1933   43 Brescia 1-3 mag. 1970
15 Roma 15-16 ago 1934   44 Cuneo 1-2 mag. 1971
16 Tripoli 21-21 mar. 1935   45 Milano 11-14 mag. 1972
17 Napoli 12-14 sett. 1936   46 Napoli 28-30 apr. 1973
18 Firenze 10-12 apr. 1937   47 Udine 4-6 mag. 1974
19 Trento 23-24 apr. 1938   48 Firenze 15-17 mar. 1975
20 Trieste 15-17 apr. 1939   49 Padova 19-21 mar. 1976
21 Torino 1-3 giu. 1940   50 Torino 14-15 mag. 1977
22 Bassano 3-4 ott. 1948   51 Modena 13-14 mag. 1978
23 Bolzano 1-3 ott. 1949   52 Roma 19-20 mag. 1979
24 Gorizia 21-23 apr. 1951   53 Genova 4-5 mag. 1980
25 Genova 26-28 apr. 1952   54 Verona 9-io mag. 1981
26 Cortina 12-13 sett. 1953   55 Bologna 8-9 mag. 1982
27 Roma 19-21 mar. 1954   56 Udine 7-8 mag. 1983
28 Trieste 23-25 apr. 1955   57 Trieste 12-13 mag. 1984
29 Napoli 17-19 mar. 1956   58 La Spezia 16-19 mag. 1985

LA PREGHIERA DELL’ALPINO

Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade, noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto, eleviamo l’animo a Te, o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani, e ci aiuti ad essere degni delle gloria dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi, salva noi, armati come siamo di fede e di amore, salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta, dall’impeto della valanga, fa che il nostro piede posi sicuro su le creste vertiginose, su le diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi, rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana.
E tu, Madre di Dio, candida più della neve, tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza e ogni sacrificio di lutti gli alpini caduti, tu che conosci e raccogli ogni andito e ogni speranza di tutti gli alpini vivi ed in armi, Tu benedici e sorridi ai nostri battaglioni e ai nostri gruppi. Così sia.


continua...