7° ALPINI |
Dicembre 1987 |
Cominciamo col fare un passo indietro: ai tempi in cui Giuseppe Perrucchetti, capitano di Stato maggiore, prospettò
la fondazione del Corpo degli Alpini dopo aver studiato attentamente la campagna del 1866 e constatato che gli svantaggi
dell’esercito italiano erano dovuti alla convinzione che la difesa della frontiera del nord dovesse trovare applicazione
dalla pianura. In uno studio del maggio 1872 su "La difesa di alcuni valichi alpini e l’ordinamento militare
territoriale nella zona di frontiera", Perrucchetti suggerì di iniziare la difesa nelle Alpi, mediante l’istituzione di
una truppa speciale reclutata in zone montane e quindi maggiormente idonea a sopportare una lotta armata tra i monti. A
quel tempo Perrucchetti contava oltre dieci anni di naja poiché, nato a Cassano d’Adda nel 1839 si arruolò volontario a
vent’anni e si dedicò in modo particolare allo studio dei confini d'Italia, pubblicando, tra l’altro, le interessanti
monografie “Dal Friuli al Danubio” nel 1879, “Il Tirolo” nel 1881 e “La difesa dello Stato” nel
1884: divenne insegnante di geografia presso la Scuola Superiore di Guerra, generale comandante delle divisioni di
Firenze e Milano e, infine, senatore del regno. Quando morì, a Cuorgnè (nei pressi di Torino) nel 1961 il “La Marmora
degli Alpini” ebbe la consolazione di vedere l’utilità della sua proposta di molti anni prima, anche se non ha potuto
godere della vittoria conclusiva in buona parte dovuta ai suoi soldati col cappello dalla penna nera. Il seme gettato
con il citato ampio studio pubblicato nella ‘Rivista Militare Italiana” aveva celermente dato il frutto grazie al
ministro della guerra gen. Ricotti Magnani; l’istituzione del corpo degli Alpini venne decretata il 15 ottobre 1872 e
funzionò regolarmente dal successivo anno mediante quindici compagnie distrettuali formate da soldati provenienti dalla
fanteria e dai bersaglieri e che lasciarono il cheppì per il cappello alpino. I quindici raggruppamenti alpini vennero
dislocati in Piemonte, in Lombardia e nel Veneto; in particolare la 14a compagnia ebbe sede immediata a Treviso e la 15a
a Udine, Le compagnie riunite in quattro “Reparti” giunsero presto ad essere 72 per cui nel 1875, vennero inquadrate in
venti battaglioni e successivamente in sei reggimenti.
Il 6° Reggimento Alpini venne ad avere un Battaglione “Cadore” formato dalle compagnie 65a, 66a, 67a e 68a e comandato
dal ten. col. Nicola Conti Vecchi che proveniva dal 51° Fanteria. Il Btg. “Cadore” aveva la propria sede estiva a Pieve
di Cadore e d’inverno si portava a Conegliano. In base al decreto del 10 luglio 1887 il Corpo venne ridimensionato a
ventidue battaglioni per cui il 6° Alpini cedeva il Btg. “Cadore” col quale venne istituto il 7° Reggimento Alpini a
Conegliano il 1° agosto dello stesso anno: il comando venne assunto dal colonnello Angelo Fonio che lo conservò per
cinque anni.
|
Deve essere stata una gran bella festa, quel giorno, qui Conegliano, e qualche vecchio coneglianese ricorderà forse
la bevuta inaugurale dei primi “bocia” del 7°. Non erano però tutti presenti gli Alpini del nuovo reggimento. Le
compagnie 64a, 65a e 66a formavano il battaglione Feltre ,la 67a, 68a e 75a il “Pieve di Cadore” mentre il Btg. “Gemona”
venne composto con le compagnie 69a, 70a 71a, e 72a. All’atto della costituzione in Conegliano, la 69° compagnia del
“Gemona” si trovava già dal 23 marzo in Africa col corpo di spedizione del generale Baldissera ed inquadrata nella terza
Brigata di San Marzano “1° Battaglione Alpini d’Africa”. Le sedi estive erano a Feltre ed Agordo per il Btg. “Feltre”,
Pieve di Cadore ed Auronzo per il Btg. “Pieve di Cadore”, Tolmezzo, Gemona e Cividale per il Btg. “Gemona”, mentre le
sedi invernali erano a CONEGLIANO per due battaglioni e per uno a turno, a Padova.
Nel gennaio 1915, avvicinandosi l’intervento in guerra dell’Italia, nascevano i battaglioni ”Val Cismon”, “Val
Cordevole”, e “Val Piave”, di milizia territoriale, figli rispettivamente del “Feltre”, del “Cadore” e del “Belluno”.
Nel 1916 venivano formati battaglioni di milizia mobile “Monte Pavione”, “Monte Antelao”, e “Monte Pelmo”, figli,
nell’ordine anzidetto, dei tre battaglioni permanenti.
Per il 7° Alpini le “rogne” son cominciate con la nascita e il battesimo è stato veramente di fuoco: battesimi e
cresime succedutesi con tremendi ricorsi in tante, in troppe guerre, ma che danno modo ai “bocia” di oggi di non
vergognarsi, ma di andare invece orgogliosi delle fiamme verdi che portano e del magico numero che fregia l’aquila del
loro cappello d’alpino: il 7°!
Tralasciamo di riportare, per motivi di spazio, la lunga stupenda storia e la tremenda odissea del glorioso reggimento,
e ci limitiamo solo, dopo aver accennato brevissimamente alla sua costituzione, a trascrivere qualcosa della sua neo
costituzione, dopo l’avventuroso ritorno dei suoi Battaglioni.
Anche alla comune casa di Belluno — la caserma intitolata al trevigiano Tommaso Salsa rimasero solo i ricordi conservati
nel museo-sacrario che era stato costituito dal col. Carlo Ghe nel 1937 in occasione del 50° anniversario del
reggimento. I tedeschi si insediarono anche nella caserma del 7°, all’inizio del 1944, disposero il trasferimento in
Germania dei cimeli del sacrario; fu allora che il rag. Amedeo Burigo — che era stato capitano del Settimo — decise di
agire per salvare l’insostituibile materiale storico. Motivandola con il fatto di essere ragioniere capo del Comune di
Belluno dopo due vani tentativi, Burigo ottenne dal consigliere tedesco presso la Prefettura — dott. Lauer —
l’autorizzazione ad entrare in caserma... per controllare l’avvenuta esecuzione di alcuni lavori disposti dal Comune di
Belluno e finanziati dalla Prefettura tra le spese di occupazione.
Entrato in caserma con tre “assistenti”, il bravo capitano Burigo nascose in varie casse tutti i cimeli del
reggimento: i labari e i vessilli dei battaglioni, la bandiera del 14° Genio che era stata affidata al 7°, la bandiera
col sangue del sottotenente Furio Nodus che fu il primo ufficiale del reggimento caduto in Albania, medaglie, trofei di
guerra, fotografie, armi, diari storici, tutta la biblioteca reggimentale. Caricate su un carro, le casse uscirono dalla
caserma per raggiungere un nascondiglio sicuro. Finite le dure vicende belliche, Burigo consegnò le preziose
testimonianze che aveva salvato ed ebbe un encomio dal Ministero della Guerra (19 settembre 1945) e una letterina di
riconoscimento da altro ministro: pochino se ben si considera il rischio affrontato e l’importanza del risultato.
Inquadrato nell’8° Reggimento il “Feltre” venne ricostituito nel febbraio del 1946 col comando del magg. Valeriano poi
comandato dal magg. Mario Cracco fino al 31 dicembre 1947, dal magg. Nereo Fiamin fino al giugno 1949, dal Palumbo fino
al settembre del 1953. Ed ecco finalmente ricostituito — alla data dell’1 luglio 1953 — anche il 7° Alpini, alle
dipendenze della neo-costituita Brigata “Cadore”, alla caserma “Salsa” aveva funzionato, fino ad allora, un Ufficio
Deposito comandato dal ten. col. Arpago Bazzali. Il Reggimento rinasceva nettamente da zero, ed il comandante col.
Edgardo Gandolfi ebbe a sostenere un oneroso lavoro organizzativo (costituzione del comando e della Compagnia
reggimentale) prima che giungessero l’1 settembre i primi “bocia” della classe 1931. E a questa data che si ricostituiscono il battaglione “Pieve di Cadore” agli ordini del magg. Eros Ortore (compagnia comando e 67a) e il battaglione
“Belluno” affidato al ten. col. Giuseppe Vinci (compagnia comando e 77a), oltre alla 7° compagnia mortai reggimentale; il “Feltre” rimase ancora qualche anno con
l'8° Alpini.
Si vedrà, nel seguito della nostra rievocazione svoltasi a Belluno l'11 aprile 1954 per la consegna della bandiera al
risorto Reggimento. Il comandante appese al Tricolore i segni del valore degli alpini del 7°: due decorazioni
dell’Ordine Militare, otto medaglie d’argento, tre medaglie di bronzo: La continuità col glorioso passato era ormai
avvenuta.
Abbiamo in precedenza ricordato la ricostituzione del 7° Alpini, avvenuta il 1° luglio 1953, e la grande manifestazione
svoltasi a Belluno l’11 aprile 1954 in occasione della consegna della bandiera. La sezione dell’ANA di Belluno — e
particolarmente l’allora commissario Giuseppe Rodolfo Mussoi, che tutt’ora uno dei più genuini e generosi dirigenti
Alpini — aveva seguito con trepidazione, nell’immediato dopoguerra, il problema della ricostituzione del reggimento. Già
si disse che nel febbraio 1946 aveva ripreso vita il battaglione Feltre, inquadrato nell’8° Reggimento, che era stato
per circa un mese a Este e poi alla caserma “Zanettelli” di Feltre, successivamente a Pontebba e ancora a Feltre, dal
1956, quando ritornò a far parte del 7°.
Interpellate le maggiori autorità, il rag. Mussoi aveva formulato — il 4 novembre 1947 — il seguente appello: "Il
Commissario della sezione ANA di Belluno, su conforme parere dei membri del Consiglio direttivo uscente della sezione,
sicuro di interpretare il voto unanime dei Soci, sulla considerazione che nel programma di Governo per la
riorganizzazione dell’Esercito dovrà inserirsi l’improrogabile ed indispensabile necessità di aumentare il numero dei
reggimenti Alpini, onde non sia effimera o meramente simbolica la guardia delle Frontiere Nazionali, augura che
l’onorevole Ministro della Difesa e gli Enti competenti deliberino e attuino la ricostruzione di quel glorioso 7°
Alpini, che, onusto di glorie militari,
fiero dell’eroismo dei suoi figli rappresentanti autentici della tradizione di valore e dello spirito indomito delle
generose e patriottiche popolazioni delle provincie delle Dolomiti (Belluno-Treviso), come sempre fu, come sempre sarà
la sentinella meglio qualificata a vegliare sui confini orientali della Patria ed a non rimanere insensibili ai palpiti
ed alle aspirazioni dei fratelli che un ingiusto trattato di pace ha strappato alla gran madre Italia; in vita pertanto,
le autorità Provinciali e Comunali delle province di Belluno e Treviso e le consorelle Sezioni dell’ANA delle dette due province ad avviare
tutti i mezzi idonei perchè il voto suespresso diventi pronta realtà".
Le Amministrazioni provinciali e tutti i Consigli comunali risposero favorevolmente; ugualmente ed entusiasticamente
favorevoli si dimostrarono, oltre alla nostra Sezione di Conegliano, le Sezioni di Feltre, Pieve di Cadore, Treviso,
Valdobbiadene e Vittorio Veneto. Tutta la documentazione venne quindi consegnata al Senatore avv. Agostino D’Incà — già
ufficiale degli Alpini — che provvide a fare pervenire la petizione al Ministro della Difesa. Appena ricostituito il 7°
Alpini ebbe a partecipare — col trenta per cento dei propri effettivi, integrato con richiamo di ufficiali,
sottufficiali e truppa — all’esigenza T connessa con la tensione verificatasi alla frontiera orientale;
trasferitisi il 20 ottobre 1953 nella zona di Cividale del Friuli, i reparti del 7° (costituenti il Battaglione di
formazione “Cadore”, comandato dal ten. col. Giuseppe Vinci e formato dalle compagnie comando dei battaglioni Cadore e
Belluno, oltre che dalle 77a, 67a e 7a CMR) rientrarono il 29 dicembre.
|
Al col. Edgardo Gandolfi seguì
al comando del reggimento il col. Alberto Briatore dal 12 agosto 1954, il col. Vincenzo Bellomo dal
16 marzo 1956, il col. Tito Corsino dal 21 marzo 1957 e la Mo. col. Franco Magnani dal 21 marzo 1958. Due mesi dopo la
ricostituzione il 7° partecipò alla V edizione del trofeo “Silvano Buffa” e, grazie alla preparazione curata dal magg.
Ortore la squadra conseguì —
contrariamente ad ogni previsione dato il breve periodo disponibile — il terzo posto assoluto. Nel 1954 apprestò una
spedizione di soccorso per la ricerca dei feriti e dispersi in alta montagna e contribuì notevolmente all’organizzazione
dei Giochi Olimpici Invernali di Cortina d’Ampezzo (sotto la guida del col. Tessitore, del ten. col. Fabre e del magg.
Basignano); affermazioni prestigiose vennero conseguite nei campionati militari di palla a volo, di pallacanestro e di
corsa campestre. Lo stesso anno venne spostata la festa del reggimento dal 13 dicembre — ricorrenza della di fesa di Val
Calcino e del Valderoa da parte dei battaglioni Monte Pavione e Feltre — alla data del 23 aprile, giorno conclusivo della
Campagna di Grecia nel corso della quale tutti i battaglioni del 7° vennero decorati con la medaglia d’argento al
valore militare. Continuarono con intensità e buon esito i corsi sciatori ed alpieri con escursioni invernali ed estive
e nel 1956 vennero realizzate le ascensioni di reparto al Becco di Mezzodì, alle Tofane, al Cristallo, al Civetta, al
Rinaldo, al Popera di Valgrande, e le esercitazioni “Riccio”, “Aquila Nera” e “Valle Verde”. Sulla vetta dell’Antelao
venne portato un bivacco fisso prefabbricato del peso complessivo di ventidue quintali.
Nel 1957 il Settimo fu presente — con un battaglione di formazione, bandiera e fanfara — alla nostra adunata nazionale
svoltasi a Firenze. Con le esercitazioni estive fu impegnato nella “Latemar 2”, ed il 4 settembre un reparto salì al
Codin dei Frati per la consegna di 126 colli di materiale destinato alla sistemazione — sul Durano, m. 1927 della
capanna-bivacco “Paolo Greselin”. Assai prestigiosi i risultati nelle competizioni sportive: primo posto (punti 288 su
300) nella gara nazionale militare di tiro svoltasi ad Orvieto (e con l’Alpino Italo Fagherazzi classificatosi primo su
149 tiratori) secondo posto nel campionato di calcio del IV Corpo d’Armata, primo posto in quello di pallavolo, primo posto tra le squadre militari partecipanti alla gara sciistica nazionale di staffetta alpina nel trofeo
“Reverberi”. Molto intenso il programma svolto nel 1958 oltre il consueto impegnativo addestramento. Una grande croce
metallica venne collocata, a ricordo dei Caduti del Battaglione “Belluno” sulla cima di Monte Schiara, nello stesso
periodo un plotone agli ordini del capitano Pilla e in collaborazione con i componenti del “Soccorso Alpino”, contribuì
a portare a salvamento un giovane rimasto gravemente ferito sullo stesso monte. Numerose furono le ascensioni compiute
da tutti i reparti sulle cime particolarmente impegnative delle Dolomiti.
Il 1958 ha riservato frequenti successi alle squadre del 7° anche nelle competizioni sportive, con la conquista del
primo posto nella categoria militare nel Trofeo “Reverberi”, nel Trofeo “Dordi”, nel Trofeo “ANA”, nel Trofeo “R. Psaro”,
nel Trofeo “Silvano Buffa”, alla gara nazionale di tiro con carabina cui parteciparono 26 squadre delle tre Forze Armate
(la squadra del 7° composta dal magg. Ortone e dai caporali Libero Rossetti e Lino Laffi, ottenne 435 punti su 450; e il
caporale Rossetti fu primo su duecento concorrenti); tra le competizioni a carattere nazionale di rilievo il secondo
posto della categoria militare conseguito al Trofeo “Divisione Julia” di staffetta alpina. Mentre il magg. Eros Ortone
conseguiva un successo personale classificandosi primo nel campionato nazionale unico di tiro con carabine, svoltosi a
Brescia. Il Reggimento ottenne altre meritate affermazioni in gare regionali e provinciali con le vittorie nelle gare
regionali di tiro con carabina a Verona ed in quelle provinciali di Agordo, e nel Trofeo regionale “Favretti”,
contribuendo infine alla conquista del primo posto nel campionato di calcio del IV Corpo d’Armata da parte della Brigata “Cadore” . Il 7°
Alpini ha quindi continuato ad allevare alpini di ottima qualità per merito oltre che dei già citati comandanti del
reggimento — anche dei bravi comandanti succedutisi alla guida dei battaglioni e degli altrettanto ammirevoli ufficiali
dei reparti. Al Battaglione Feltre dopo il comando tenuto dal Magg. Eusebio Palumbo dal 1951 al settembre del 1953,
giunsero il magg. Silvio Steffensen (fino al 14 settembre 1954), poi il magg. Franco Magnani fino al 31 maggio 1956, e
con il passaggio del battaglione al 7° il magg. Virginio Rigi Luperti fino al 7 novembre 1956, poi il magg. Marino
Morosini fino al 10 gennaio 1958, da tale data il ten. col. Augusto Camorami. Il Battaglione Cadore ebbe quale comandante
dopo il magg. Ortore, il ten. col. Guido Rodorigo dal 30 ottobre 1954, il magg. Rigi-Luperti
dal 1° novembre 1955 (poi passato al “Feltre”), il magg. Piero Arnol dal 1 ottobre 1956, il magg. Cristoforo De
Hurtunghen dal 10 ottobre 1957, e il magg. Enrico Dalmasso dall’11 ottobre 1958. Abbiamo già ricordato che il
Battaglione Belluno ebbe, quale comandante alla ricostituzione, il ten. col. Giuseppe Vinci; gli succedette il magg.
Renzo Mazzoncini dal 1 novembre 1955, il magg. Giorgio Ridolfi dal 1 novembre 1956, il magg. Amerigo Roatto dal 1
novembre 1957 e il magg. Marcello Berloffa dal 1 novembre 1958.
Già si disse che il 7° Alpini ha avuto 4.556 Caduti nelle guerre combattute, e ricompense individuali che si concretarono
nella concessione di 25 medaglie d’Oro, 428 medaglie d’Argento, 719 medaglie di Bronzo e numerose altre decorazioni al
valore militare. La Bandiera fregiata di due Ordini Militari, otto medaglie d’argento e tre medaglie di bronzo; a
queste distinzioni per il valore militare dimostrato si aggiunse l’alto riconoscimento della Medaglia d’Oro al valore
civile conferita per le operazioni di soccorso generosamente prestate in occasione della sciagura del Vajont che
sconvolse, nell’ottobre del 1963 la zona di Longarone. Fu il 2 giugno del successivo anno a Belluno, che il
sottosegretario agli interni on. Ceccherini appuntò sulla Bandiera del 7° Alpini e del 6° Artiglieria da Montagna le
Medaglie d’Oro conferite ai due reggimenti che si sono particolarmente distinti nella validissima opera di soccorso,
offerta fin dalle prime ore dopo il disastro, con slancio generoso e con assoluto sprezzo del pericolo ancora
incombente.
|
1 | Col. FONIO cav. Angelo | dal 10.7.1887 | al 13.07.1892 |
2 | Col. ZANUCCHI Pompei cav. Pietro | dal 1.8.1892 | al 3.3.1896 |
3 | Col. PIANAVIA Vivaldi cav. Domenico | dal 4.3.1896 | al 29.9.1900 |
4 | Col. ORO cav. Pasquale | dal 30.9.1900 | al 6.6. 1907 |
5 | Col. ETNA cav. Donato | dal 9.6. 1907 | al 7.3.19 12 |
6 | Col. DALMASSO cav. Luigi | dal 17.3.1912 | al 18.2.1915 |
7 | Col. ARRIGHI cav. Giovanni | dal 11.3.1915 | al 1.9.1915 |
8 | Col. TARDITI cav. Giuseppe | dal 2.9.1915 | al 23.3.1917 |
Dal 24 marzo 1917 al 31 dicembre 1918 il Reggimento non ha più avuto il comandante titolare |
|||
9 | Col. CARTEGNI cav. Italo | dal 1.1.1919 | al 28.5.19 19 |
10 | Col. RAMBALDI cav. Giuseppe | dal 29.5.1919 | al 12.9.1919 |
11 | Col. FERRARI cav. Giuseppe | dal 13.11.1919 | al 16.6.1920 |
12 | Col. SALA cav. Olivo | dal 17.1.1920 | al 20.11.1920 |
13 | Col. GERVASONI cav. Albino | dal 12.7.1920 | al 21.11.1920 |
14 | Col. SASSI cav. Carlo | dal 9.11.1926 | al 6.5.1927 |
15 | Col. ROVERO cav. Isidoro | dal 7.5.1927 | al 3.1.1928 |
16 | Col. PESENTI cav. Gustavo | dal 4.11.1928 | al 14.12.1928 |
17 | Col. VECCHIARELLI cav. Carlo | dal 15.12.1928 | al 16.12.1931 |
18 | Col. PAOLINI cav. Vincenzo | dal 17.11.1931 | al 30.9.1934 |
19 | Col. ZAGLIO cav. Pietro | dal 1.10.1937 | al 30.4.1935 |
20 | Col. BATTISTI cav. Emilio | dal 15.5.1935 | al 1937 |
21 | Col. BATTISTI Emilio | dal 15.5.1935 | al 9.7.1937 |
22 | Ten. Col. DANIONI cav. Carlo | dal 10.7.1937 | al 14.10.1937 |
23 | Col. GHE comm. Carlo | dal 15.10.1937 | al 20.9.1940 |
24 | Col. PSARO Rodolfo | dal 21.9.1940 | al 8.12.1940 |
25 | Col. FRATI Amedeo | dal 9.12.1940 | al 16.12.1941 |
26 | Col. ZAPPINO Giuseppe | dal 1.2.1942 | al 12.9.1943 |
27 | Col. GANDOLFO Edgardo | dal 1.7.1953 | al 11.8.1954 |
28 | Col. BRIATORE Alberto | dal 12.8.1954 | al 15.3.1956 |
29 | Col. BELLOMO Vincenzo | dal 16.3.1956 | al 20.3.1957 |
30 | Col. CORSINI Tito | dal 21.3.1957 | al 20.3.1958 |
31 | Col. M.O. MAGNANI Franco | dal 21.3.1958 | al 31.8.1959 |
32 | Col. ZAVATTARO ARDIZZI Pietro | dal 01.9.1959 | al 20.9.1960 |
33 | Col. ANNONI Giovanni | dal 21.9. 1960 | al 15.2.1962 |
34 | Col. CIGNITTI Amedeo | dal 15.2.1962 | al 30.9.1963 |
35 | Col. BRUGNARA Massimiliano | dal 01.10.1963 | al 08.11.1965 |
36 | Col. MOLA DI LARISSE’ Massimo | dal 08.11.1965 | al 2 1.8.1967 |
37 | Col. EBENE Desiderio | dal 22.8.1967 | al 18.9.1968 |
38 | Col. FERRAIORNI Vittorio | dal 19.9. 1968 | al 18.9.1969 |
39 | Col. BENUCCI Alberto | dal 19.9.1969 | al 18.9.1970 |
40 | Col. PERASSO Carlo | dal 19.9.1970 | al 19.9.1971 |
41 | Col. VIANELLI Nevio | dal 20.9.1971 | al 20.9.1972 |
42 | Col. NARDACCHIONE Mario | dal 20.9.1972 | al 19.9.1973 |
43 | Col. VARESE Sergio | dal 20.9.1973 | al 9.10.1974 |
44 | Col. BORI Giancarlo | dal 10.10.1974 | al 11.10.1975 |
45 | Col. CACCAMO Giuseppe | dal 10.12.1975 | al 11.11.1975 |
Gen. RAWNICH Carlo | dal 1.7.1953 | al 10.8.1956 |
Gen. VISMARA Luigi | dal 11.8.1956 | al 31.8.1958 |
Gen. BINETTI Raffaele | dal 1.2.1958 | al 30.4.1959 |
Gen. DIBITONTO Francesco | dal 1.5.1959 | al 30.4.1960 |
Gen. BONGIOANNI Mosè | dal 1.5.1960 | al 14.11.1961 |
Gen. DI LEO Alberto | dal 15.11.1961 | al 31.7.1963 |
Gen. CAVANNA Umberto | dal 1.8.1963 | al 21.10.1965 |
Gen. CARUSO Vito | dal 24.10.1965 | al 30.9.1967 |
Gen. LA VERGHETTA Antonio | dal 1.10.1967 | al 30.9.1968 |
Gen. BRUGNARA Massimiliano | dal 1.10.1968 | al 14.1.1970 |
Gen. CLERICO Luigi | dal 15.1.1970 | al 28.2.1971 |
Gen. MERVIG Giovanni | dal 1.3.1971 | al 29.2.1972 |
Gen. VALDITARA Lorenzo | dal 1.3.1972 | al 20.3.1974 |
Gen. DONATI Giorgio | dal 2 1.3.1974 | al 24.3.1975 |
Gen. POLZOT Giovanni | dal 25.3.1975 | al 20.10.1976 |
Gen. PRIMICERJ Giulio | dal 21.10.1976 | al 8.8.1978 |
Gen. NAZZARO Antonio | dal 9.8.1978 | al 27.9.1979 |
Gen. BERNARDI Edoardo | dal 28.9.1979 | al 27.9.1980 |
Gen. PRANDI Giovann | dal 28.9.1980 | al 28.9.1981 |
Gen. INNECCO Domenico | dal 29.9. 1981 | al 4.9. 1983 |
Gen. JEAN Carlo | dal 5.9.1983 | al 27.11.1984 |
Gen. MOCCHI Eugenio | dal 28.11.1984 | al 17.9.1986 |
Gen. CAUTERICCIO Italico | dal 19.9.1986 |
(di prima non si hanno notizie) | |||
Magg. | PELLEGRINI Oreste | dal 10.1.1907 | all’aprile 1909 |
Magg. | MAZZUCCO Stefano | dall’aprile 1909 | al 20.9.1912 |
Ten. Col. | BARBIERI Aldo | dal 21.9.1912 | al 21.9.1915 |
Cap. | FAVARO Firminio | dal 22.9.1915 | al 31.10.1915 |
Magg. | BOSIO Ugo | dal 1.11.1915 | al 27.6.1916 |
Cap. | NASCI Gabriele | dal 28.6.1916 | al 7.8.1916 |
Magg. | BOSIO Ugo | dall’8 | al 22.7.1916 |
Ten. Col. | NASCI Gabriele | dal 23.8.1916 | al 29. 10.1917 |
Cap. | BASILE Carlo | dal 1.11.1917 | al 17.11.1918 |
Ten. Col. | NASCI Gabriele | dal 3.9.1918 | al dicembre 1923 |
Ten. Col. | ROSSI Carlo | dal gennaio 1924 | al settembre 1926 |
Ten. Col. | DE CIA Amedeo | dall’ottobre 1926 | al dicembre 1928 |
Magg. | MANFREDI Umberto | dal gennaio 1929 | al febbraio 1931 |
Ten. Col. | MASINI Luigi | dal marzo 1931 | al settembre 1933 |
Ten. Col. | CESARINI Guido | dall’ottobre 1933 | al febbraio 1935 |
Magg. | BOLLATI Vittorio Emanuele | dal marzo 1935 | al 26.4.1937 |
Magg. | CORNALBA Mario | dal 4.6. 1937 | al 9.10.1940 |
Magg. | SCARAMUZZA Antonio | dal 10.10.1940 | all’8.3.1941 |
Ten. Col. | GUINDANI Aquilino | dal 9.3.1941 | al 3 1.3.1942 |
Ten. Col. | CASTAGNA Lelio | dal 1.4.1942 | al 3.9.1942 |
Magg. | BORTOLAZZI Valeriano | dal febbraio 1946 | al maggio 1946 |
Magg. | CRACCO Mario | dal novembre 1946 | al 3 1.12.1947 |
Magg. | FIAMIN Nereo | dal 1.1.1948 | al giugno 1949 |
Magg. | MUTINO Carlo | dal giugno 1949 | al giugno 1950 |
Magg. | DISTANTE Raffaele | dal giugno 1950 | al dicembre 1951 |
Magg. | STEFFENSEN Silvio | dal settembre 1953 | al 14.9. 1954 |
Magg. | MAGNANI Franco | dal 15.9.1954 | al 3 1.5.1956 |
Magg. | RIGI LUPERTI Virginio | dal 1.6.1956 | al 7.11.1956 |
Magg. | MOROSINI Marino | dal 7.11.1956 | al 1.1.1958 |
Ten. Col. | CAMORANI Augusto | dal 1.1.1958 | al 10.3.1959 |
Magg. | CINER Guerrino | dal 20.9.1960 | al 20.9.1960 |
Magg. | GANDOLFI Raffaele | dal 10.4.1959 | al 30.9.1961 |
Magg. | SANTALENA Angelo | dal 30.9.1961 | al 9.8.1963 |
Cap. | VITONE Luciano | dal 9.8.1963 | al 20.11.1963 |
Ten. Col. | CHIOTASSO Giovanni | dal 20.10.1963 | al 20.10.1963 |
Ten. Col. | POLITANO Attilio | dal 20.12.1964 | al 31.8.1966 |
Ten. Col. | NARDACCHIONE Mario | dal 31.8.1966 | al 31.8.1967 |
Magg. | GAI Luigi | dal 31.8.1967 | al 8.9.1967 |
Magg. | CICUTTINI Marino | dal 9.9.1967 | al 31.7. 1969 |
Magg. | TONEL Libero | dal 31.7.1969 | al 1.8.1970 |
Ten. Col. | GAI Luigi | dal 1.8.1970 | al 23.8.1971 |
Ten. Col. | ALLIO Davide | dal 23.8.1971 | al 10.8.1973 |
Ten. Col. | DEL PIERO Carlo Alberto | dal 11.8.1973 | al 20.8.1974 |
Ten. Col. | STERPONE Ezio | dal 20.8.1974 | al 12.8.1975 |
Ten. Col. | OTTINO Ermanno | dal 12.8.1975 | al 20.8.1977 |
Ten. Col. | TIREL Paolo | dal 20.8.1977 | al 1.8.1979 |
Ten. Col. | GIACOBAZZI Davide | dal 1.8.1979 | al 3.8.1981 |
Ten. Col. | FERRARI Giuliano | dal 4.8.1981 | al 15.1.1983 |
Ten. Col. | TAVELLA Domenico | dal 16.1.1983 | al 6.8.1984 |
Ten. Col. | BRESADOLA Vittorio | dal 7.8.1984 | al 6.8. 1985 |
Ten. Col. | GORZA Maurizio | dal 7.8.1985 |
Magg. | PRODATI Eugenio | dal 24.5.1915 | al 21.7.1915 |
Cap. | GREGORI Alessandro | dal 22.7.1915 | al 4.9.1915 |
Cap. | POLLI Ernesto | dal 5 | al 23 settembre 1915 |
Magg. | GRANDOLFI Edoardo | dal 24.9.1915 | al 3.9.1915 |
Ten. Col. | GREGORI Alessandro | dal 5.8.1916 | al 12.6.1917 |
Cap. | MASINI Americo | dal 16.3.1919 | al 5.9.1920 |
Magg. | ZAGLIO Pietro | dal marzo 1922 | al 10.1.1926 |
Magg. | OLMI Roberto | dal 10.4.1926 | al 15.5.1927 |
Magg. | CESARINI Guido | dal 17.5.1927 | al 10.6.1928 |
Magg. | BALLAIRA Bartolomeo | dal 1.7.1928 | al 1.4.1930 |
Magg. | PSARO Rodolfo | dal 18.10.1932 | al 31.12.1933 |
Magg. | ROSSI Giuseppe | dal 1.1.1934 | al 6.9.1937 |
Magg. | MENE Domenico | dal 18.10.1937 | al 26.11.1937 |
Ten. Col. | BRUSCHI Giuseppe | dal 11.2.1940 | al 5.3.1941 |
Magg. | MAZZONCINI Renzo | dal 1.11.1954 | al 31.10.1954 |
Magg. | VINCI Giuseppe | dal 1.9.1953 | al 31.10.1955 |
Magg. | DOGLIANI Vittorio | dal 1.11.1955 | al 31.10.1956 |
Magg. | RIDOLFI Giorgio | dal 1.11.1956 | al 31.10.1957 |
Magg. | ROATTO Amerigo | dal 1.11.1957 | al 31.10.1958 |
Magg. | BELOFFA Marcello | dal 1.1 1.1958 | al 15.2.1960 |
Magg. | ZAGLIO Giuseppe | dal 8.3.1960 | al 1.9.1961 |
Magg. | BONI Alberto | dal 2.9.1961 | al 31.3.1963 |
Magg. | MARCHIO Modesto | dal 1.4.1963 | al 14.5.1964 |
Ten. Col. | DI MAGGIO Giuseppe | dal 15.5.1964 | al 19.4.1966 |
Ten. Col. | OBERTO Carlo | dal 20.4.1966 | al 15.9.1967 |
Ten. Col. | ROSSATO Cesare | dal 16.9.1967 | al 24.8.1969 |
Ten. Col. | PISTELLI Guglielmo | dal 25.8.1969 | al 24.8.1970 |
Ten. Col. | SIMONINI Lucio | dal 25.8.1970 | al 3.9.1972 |
Ten. Col. | TODARO Antonino | dal 44.9. 1972 | al 3.9.1972 |
Ten. Col. | BRAGAGNOLO Giuseppe | dal 4.9.1974 | al 30.8.1976 |
Ten. Col. | BOFFA Giovanni | dal 3 1.8.1976 | al 3 1.8.1978 |
Ten. Col. | BRANDOLIN Edoardo | dal 1.9.1978 | al 2.9.1979 |
Ten. Col. | FONDI Franco | dal 3.9.1979 | al 2.9.1980 |
Ten. Col. | GHIGLIA Mario | dal 3.9. 1980 | al 6.9.1981 |
Ten. Col. | FAZZI Manlio | dal 7.9.1981 | al 6.9.1982 |
Ten. Col. | PICCOLIN Gian Battista | dal 7.9.1982 | al 14.9.1983 |
Ten. Col. | GHEZZO Corrado | dal 15.9.1983 | al 14.9.1984 |
Ten. Col. | LUCCHESE Vittorio | dal 15.9.1984 | al 15.9.1985 |
Ten. Col. | GAGLIARDI Tangredo | dal 16.9.1985 |
Magg. | PEZZE' | dal 1887 | al 1889 |
Magg. | ORO Pasquale | dal 1890 | al 1894 |
Magg. | GLISA Giovenale | dal 1895 | al 1896 |
Magg. | PASQUALE Nicola | dal 1897 | al 1900 |
Magg. | FUGA Giovanni | dal 1901 | al 1903 |
Magg. | ARRIGHI Giovanni | dal 1904 | al 1907 |
Magg. | BUGLIONE di Monale Bonaventura | dal 1908 | al 1909 |
Magg. | GIOPPI Antonio | dal 1901 | al 1912 |
Magg. | CARRARO Pietro | dal 1913 | |
Magg. | BATTAGLIA Antonio | dal 1913 | al 1914 |
Magg. | BUFFA di Perrero Carlo | dal 1914 | al 21.10.1915 |
Cap. | GATTO Roissard Leonardo | dal 21.10.1915 | al 30.11.1915 |
Magg. | CARRARO Pietro | dal 4.11.1915 | al 26.3.1916 |
Magg. | FREYRIE Giuseppe | dal 4.4.1916 | al 24.6.1916 |
Ten. Col. | GRANDOLFI Edoardo | dal 3.4.1916 | al 12.5.1917 |
Cap. | SLAVERIO Ettore | dal 13.5.1917 | al 12.8.1917 |
Cap. | CERIANI Alfredo | dal 24 | al 27.8.1917 |
Cap. | CAVALIERI Ferruccio | dal 27.8.1917 | al 1.9.1917 |
Cap. | CAUSI Pietro | dal 2.9.1917 | al 6.10.1917 |
Magg. | OGGIORINO Ermanno | dal 7.10.1917 | al 23.3.1918 |
Magg. | SIBILLE Luigi | dal 29.3.1918 | al 1919 |
Magg. | GIROTTO Mario | dal 1919 | al 1921 |
Magg. | POCCHIOLA Aldo | dal 1922 | |
Magg. | DEDINI Umberto | dal 1923 | |
Magg. | POCCHIOLA Aldo | dal 1924 | |
Magg. | BAUZANO Augusto | dal 1927 | |
Ten. Col. | CROVA Giuseppe | dal 1927 | |
Ten. Col. | Pocchiola Aldo | dal 1928 | al 1930 |
Magg. | Cigliana Carlo | dall’aprile 1931 | all’aprile 1933 |
Magg. | Manfredi Luigi | dall’aprile 1933 | al giugno 1935 |
Ten. Col. | Cesarini Guido | dal giugno | al novembre 1935 |
Magg. | Menè Domenico | dal 1.12.1937 | al 31.08.1939 |
Magg. | Perico Renato, | dal 3.09.1939 | al 30 ottobre 1943 |
Magg. | Ortore Eros | dal 1.09.1953 | al 30.10.1954 |
Ten. Col. | Rodorigo Guido | dal 30.10.1954 | al 1.11.1955 |
Magg. | Rigi-Luperti Virginio | dal 1.11.1956 | al 9.10.1957 |
Magg. | DE HARTUNGEN | dal 1.10.1957 | al 10.10.1958 |
Magg. | DAL MASSO Enrico | dal 11.10.1958 | al 30.11.1959 |
Magg. | MORO Ermenegildo | dal 1.12.1959 | al 9.1.1961 |
Magg. | PEYRONEL Enrico | dal 10.1.1961 | al 9.2.1962 |
Magg. | VOLLA Luciano | dal 10.2.1962 | al 20.6.1963 |
Magg. | ANSALDI Matteo | dal 21.8.1963 | al 20.9.1964 |
Magg. | ARATARI Domenico | dal 21.9.1964 | al 20.1.1966 |
Ten. Col. | VERCESI Giuseppe | dal 21.1.1966 | al 8.9.1967 |
Magg. | MISTICHELLI Ernesto | dal 14.6.1958 | al 15.9.1969 |
Ten. Col. | CVEK Umberto | dal 16.9.1969 | al 14.9. 1960 |
Magg. | ZALTRON Toni | dal 15.9.1970 | al 28.8.1972 |
Ten. Col. | BORGENNI Enrico | dal 29.8.1972 | al 10.8.1974 |
Ten. Col. | PACOTTI Carlo | dal 11.8.1974 | al 29.6.1976 |
Ten. Col. | BISIGNANO Romano | dal 30.6.1976 | al 28.8.1978 |
Ten. Col. | ZARO Gianfranco | dal 29.8.1978 | al 21.7.1980 |
Ten. Col. | MONTI Gianni | dal 22.7.1980 | al 14.9.1981 |
Ten. Col. | PAPINI Giovanni | dal 15.9.1981 | al 30.9.1982 |
Ten. Col. | CAMUSSO Lorenzo | dal 1.10.1982 | al 30.8.1984 |
Ten. Col. | STELLA Roberto | dal 29.7.1989 |
Il dott. Umberto Oggiorino di Mondovì ci scrive di aver rilevato un errore sulla trascrizione del nominativo
del Comandate del Battaglione “Pieve di Cadore”, dal 7.10.1917 al 23.3.1918. Il cognome del Maggiore era OGGIORINO (non
Oggierini) e, il nome ERMANNO (non Eugenio), e lo afferma con cognizione di causa perché si trattava di suo padre,
all’epoca trentenne, decorato di medaglia d’argento e di una di bronzo al v. m., tre volte ferito in combattimento.
Siamo grati al dott. Oggiorino per averci dato la possibilità di rimediare all’inesattezza che è pure presente nel libro
Storia del 7° Reggimento Alpini” di Manlio Barilli (Ed. Castaldi, Feltre, 1958) dal quale abbiamo ripreso le notizie.