PROTEZIONE CIVILE |
Dicembre 2001 |
PRESENTAZIONE | Foto prove tecniche | La cronaca | Il programma |
Foto palizzate e recinzioni | Foto pulizia Fiumi e torrenti |
Conegliano, marzo 2001
PRESENTAZIONE
Sarà la Sezione di Conegliano,
nel mese di aprile 2002, ad ospitare l'annuale
esercitazione triveneta di Protezione civile, manifestazione indetta a rotazione
tra le sezioni appartenenti al terzo raggruppamento.
Dopo il disastroso terremoto che ha interessato il Friuli nel maggio
1976, la
Sede Nazionale ha ritenuto opportuno creare una propria struttura di Protezione
civile, in grado di intervenire con rapidità, autonomia ed efficacia, in
soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali. Da allora ad oggi, sono stati fatti grandi passi in avanti: la Sede Nazionale
si è raccordata con il Dipartimento per la Protezione civile (ora agenzia) del
Ministero degli Interni, convenzionandosi con alcune Regioni.
Attualmente, i volontari di Protezione civile dell'A.N.A., sono più di
12.000, con 70 nuclei sezionali, coordinati della Sede Nazionale. La struttura
dispone, tra le altre, di un ospedale da campo, con attrezzature d'avanguardia,
gestito da personale volontario di grande professionalità, in grado di operare
in assoluta autonomia in Italia e all'Estero.
Sono stati creati, per gestire al meglio le risorse, 5 raggruppamenti con
altrettanti depositi di materiali.
Particolare attenzione viene rivolta alla formazione e preparazione dei
volontari: con molta probabilità siamo gli unici, a livello nazionale, che ci
addestriamo costantemente per essere preparati ad intervenire in caso di
calamità.
In questo momento, la professionalità dei volontari dell'A.N.A. è ottima in
tutti i settori, nonostante la carenza di mezzi: estremamente affidabili, in grado
di attivarsi in meno di 48 ore per recarsi sul luogo del sinistro in totale
autonomia.
Ritengo doveroso ricordare,i luoghi in cui sono state presenti le "tute
arancione" per prestare soccorso a popolazioni colpite da eventi
calamitosi:
terremoto in Campania e Basilicata, Umbria e Marche, alluvioni della Valtellina
, del Piemonte e della Versilia, frana di Sarno in Campania, per ultimo, in
ordine di tempo, a Comiso in Sicilia, la scorsa estate, in aiuto a profughi
fuggiti dalla guerra nei Balcani.
Fuori dell'Italia, a Kukes e Valona, in terra Albanese, per la costruzione di
campi di accoglienza per profughi Kosovari, in Francia,dove la Protezione civile
dell'ANA,è stata l'unica associazione di volontariato italiana ad essere
precettata e inviata sul posto, per aiutare gli abitanti del Dipartimento di
Dordogna, attraversato da una tromba d'aria, nell'ultima settimana dell'anno
scorso, tra Natale e Capodanno.
Per avere il proprio nucleo addestrato, la Sezione
A.N.A. di Conegliano, ha
ritenuto necessario organizzare un' esercitazione di Protezione civile del terzo
raggruppamento triveneto. Manifestazione che si svolgerà nella primavera del
2002. Di norma, a questa manifestazione partecipano più di 1.500 volontari
dell'A.N.A.. La nostra Sezione, stimata per l'impegno con cui si prodiga nel sociale non
poteva perdere questa occasione.
A questa esercitazione saranno
coinvolte, oltre ai vertici della Sede Nazionale, come "volontari di supporto",
Antonio Sarti coordinatore
nazionale di P.C., il Gen. Maurizio Gorza responsabile per il Veneto e Trentino
A.A., il Col. Rolando Parisotto responsabile per il Friuli e il Gen. Aurelio De
Maria responsabile del C.C.I.O., anche Istituzioni pubbliche:la Regione Veneto,
la
Provincia di Treviso e i Comuni presenti nel territorio della Sezione.
L'esercitazione sarà improntata sulla prevenzione e
soccorso, la prevenzione
riguarderà: la pulizia dell'alveo dei fiumi torrenti e fossi e arginatura di
corsi d'acqua,la bonifica di aree boschive, la tutela e salvaguardia
dell'ambientale, il ripristino di strade e, quant'altro inerente alla prevenzione.
Sono questi validi motivi che dovrebbero convincere le amministrazioni
locali della bontà della nostra proposta per aderire con propri progetti e per
dare il loro contributo.
Per quanto attiene al soccorso saranno organizzate nella giornata di sabato,
delle prove tecniche specifiche di soccorso: vittime di un ipotetico terremoto o
travolte da esondazioni.
A questa esercitazione parteciperanno anche alpini non inseriti nei ranghi
della Protezione civile, in quanto alla manifestazione sarà abbinata l'annuale
edizione della giornata nazionale di Protezione civile. Auspichiamo, nella collaborazione degli enti locali,nella speranza di
riuscire a organizzare, almeno un cantiere in ogni comune dove è presente un
gruppo alpini della Sezione.
Oltre alle amministrazioni locali, a questa esercitazione saranno invitate
anche le associazioni di volontariato presenti nel territorio e sarà
l'occasione per testare il grado di efficienza e di collaborazione tra
associazioni di volontariato, nel caso in cui il territorio (speriamo mai)
venga colpito da calamità naturali.
Alle associazioni che aderiranno all'iniziativa si affiancheranno i volontari
alpini, con compiti specifici, riguardanti: la viabilità, il settore sanitario
e le comunicazioni. I partecipanti saranno poi attivamente impegnati in prove
tecniche specifiche di Protezione civile.
Una esercitazione triveneta, come quella in cantiere, comporterà una grossa
mole di lavoro. Per dare un'idea della portata di una simile manifestazione a Feltre
lo scorso aprile eravamo in 1970 volontari.
L'esercitazione si svolgerà in due
fasi: operativa e addestrativa.
FASE OPERATIVA
COMUNI.
I Comuni che aderiranno all'esercitazione dovranno individuare le zone di
operazione, supportare i volontari con mezzi e materiali, reperire permessi e
autorizzazioni rilasciati dagli enti preposti, previsti dalle leggi vigenti e
contribuire alle spese della manifestazione. Gli interventi che saranno realizzati dovranno essere progettati da tecnici
comunali e concordati con tecnici A.N.A..
TECNICI A.N.A.
Individuate da parte dei comuni le zone di intervento, i tecnici effettueranno i
sopralluoghi, relazionando sul tipo di intervento. Di concerto con gli enti e le
amministrazioni locali, procureranno i permessi e le autorizzazioni necessarie
alla esercitazione.
Redigeranno l'elenco dei materiali, delle attrezzature, dei mezzi meccanici, e
il numero dei volontari necessari per il corretto svolgimento delle attività
previste.
Sorveglieranno le operazioni dei vari cantieri, inoltre, saranno a disposizione
dei capicantiere per consulenze tecnico-operative durante tutta la durate delle
operazioni.
A loro sarà affiancato un volontario, munito di radio, per poter essere sempre
in contatto con il campo base e con le unità presenti nei cantieri.
CENTRO OPERATIVO.
Il centro operativo sarà a Conegliano, pertanto, con l'amministrazione
comunale, si dovrà individuare una zona di almeno 30.000 metri quadrati dove
poter allestire il campo base.
SEGNALETICA.
Per favorire l'afflusso delle Sezioni partecipanti al campo base,si dovrà
predisporre negli incroci più importanti una apposita segnaletica, ben
visibile, che indichi il luogo prescelto.
CAMPO BASE.
Anche l'allestimento del campo base è una attività di protezione civile, in
quanto simula un ipotetico centro di accoglienza per persone colpite da
calamità, quindi, dovrà essere attrezzato con tutti i servizi necessari.
Per facilitare il movimento dei mezzi, il campo dovrà disporre possibilmente di
una entrata e di una uscita indipendenti; l'entrata funzionerà anche da porta
carraia filtro.
All'ingresso del campo si posizioneranno: l'unità sanitaria della Sezione di
Vicenza con il compito di pronto soccorso, il C.C.I.O. (centro coordinamento
interventi operativi), della Sede Nazionale, il centro operativo, con funzioni
anche di ufficio informazioni , il centro radio collegato con le unità mobili
dislocate nei vari cantieri e, la cucina rotabile messa a disposizione dalla
Regione Veneto per i volontari di protezione civile A.N.A. delle sezioni venete,
posizionata su due container.
Il campo dovrà avere una superficie capiente tale da ospitare le tende per 1500
volontari, essere illuminato, dotato di servizi igienici, docce, acqua corrente
ed energia elettrica per molteplici funzioni, con lontano dalle tende e dal capannone mensa due contenitori per la
raccolta dei rifiuti.
Allestire un capannone da adibire a mensa in grado di ospitare 1500 posti a
sedere, nel quale si dovranno posizionare anche due punti di ristoro.
Per tutta la manifestazione si dovrà istituire un servizio di vigilanza.
Sarà il settore logistico a curare tutti gli aspetti organizzativi del campo.
SETTORE SANITARIO.
Sarà compito della squadra sanitaria sezionale curare questo settore, con la
collaborazione del gruppo medico della Sezione di Vicenza e con le associazioni
di volontariato locale che operano nel settore.
Sarà necessario predisporre, in prossimità dei cantieri, la presenza costante,
per tutta la giornata di sabato, di un'ambulanza con personale medico e
paramedico in grado di intervenire tempestivamente in caso di infortuni.
Il mezzo dovrà sempre essere collegato via radio con la sede operativa, con
l'unità di pronto soccorso della Sezione di Vicenza presente al campo base.
Inoltre, per la giornata di sabato, verrà curata l'organizzazione di una prova
tecnica di soccorso.
COLLEGAMENTI RADIO.
La squadra radio, con la collaborazione del C.C.I.O., della Sede Nazionale e con
associazioni esperte in comunicazione del territorio, creare una maglia radio da
utilizzare nei giorni dell'esercitazione.
In ogni cantiere, per tutta la durata della manifestazione, si dovrà
predisporre la presenza di volontari addetti alle comunicazioni, in continuo
collegamento diretto con il centro operativo, a disposizione dei capocantieri,
del settore sanitario e dei tecnici di cantiere.
ESERCITAZIONE. L'esercitazione vera e propria avrà inizio il venerdì pomeriggio, con l'arrivo
al campo base dei volontari delle sezioni, i quali dovranno montare le tende ed
essere pronti per la notte. Il comando delle operazioni sarà
affidato al Gen. Maurizio Gorza e al Col. Rolando Parisotto.
Alle ore 21.00, riunione con tutti i responsabili di sezione per le ultime
disposizioni.
La sveglia suonerà per tutti alle ore 06.00, del sabato, quindi, colazione e
alzabandiera.
Alle ore 07.00, i volontari con i mezzi incolonnati per numero di cantiere,
inizieranno ad uscire dal campo, accompagnati nei luoghi di lavoro da un alpino
del gruppo sede di operazione, che farà da "guida".
A ogni responsabile di sezione sarà consegnata una pianta della zona,
evidenziando la strada da percorrere per raggiungere il cantiere di lavoro, la
scheda con il tipo di operazione, il nome del coordinatore del cantiere e tutti
i riferimenti telefonici.
Le sezioni che arriveranno il sabato mattina raggiungeranno i cantieri senza
fermarsi al campo base, a loro sarà inviata la documentazione dettagliata con
il percorso più facile per arrivare al posto di operazione.
Qualora ci siano sezioni che intendano visionare, nei fine settimana precedenti
l'esercitazione, i luoghi assegnati, saranno per loro disponibili volontari del
nostro nucleo che li accompagneranno al cantiere assegnato.
Per limitare al massimo spostamenti ed inutili ingorghi al traffico, il pranzo
di sabato mezzogiorno sarà consumato nel cantiere di lavoro; questo compito
sarà affidato ai gruppi.
Sabato sera chiusura dei cantieri e rientro al campobase.
ASSICURAZIONE.
Per tutelare tutti i partecipanti all'esercitazione, verrà stipulata una
polizza assicurativa apposita, oltre a quella già esistente della sede
nazionale.
FASE TECNICO ADDESTRATIVA
Nella giornata di sabato saranno organizzare anche delle prove tecniche di
protezione civile, per esempio:
- evacuazione di un edificio terremotato: volontari interessati: Vigili del
Fuoco, unità cinofile e soccorritori.
La prova consisterà in una evacuazione, con la partecipazione attiva di
studenti di una scuola, in caso di terremoto. Finita l'operazione sarà simulata
la ricerca di studenti rimasti nell'edificio; a quel punto inizieranno le
ricerche con unità cinofile; ritrovati i ragazzi, entrerà in azione il
soccorso sanitario.
- ricerca di persone scomparse (volontari interessati: unità cinofile);
Simulazione di persone scomparse in territorio boschivo.
- soccorso a persone coinvolte in diverse tipologie di incidenti
- unità sanitaria A.N.A. Sezione di Vicenza soccorritori;
Esempi di soccorso a vittime coinvolte in diversi tipi di incidenti.
- soccorso a persone vittime di esondazioni (volontari interessati: sommozzatori
soccorritori)
Esempio di recupero e soccorso a persone vittime di alluvioni.
VOLONTARI DI SUPPORTO
Sede Nazionale A.N.A.
Rag. Antonio Sarti coordinatore nazionale P.C.
Angelo Greppi segretario nazionale P.C.
Gen. Aurelio De Maria coordinatore C.C.I.O.
Segreteria Sede Nazionale
Gen. Maurizio Gorza responsabile di P.C. per il Veneto e T.A.A.
Col. Rolando Parisotto responsabile di P.c. per il Friuli V.G.
Associazioni di volontariato locale
ISTITUZIONI PUBBLICHE
Presidenza Del Consiglio Dei Ministri Dipartimento Protezione civile Dott.ssa
Patrizia Colloggi Roma
Prefettura di Treviso
Regione Veneto assessorato ai lavori pubblici e P..,
Provincia di Treviso assessorato ai lavori pubblici,
Magistrato alle Acque
Intendenza di Finanza
Genio Civile - Regione Veneto
Vigili del Fuoco,
Suem,
Asl, Conegliano
Carabinieri Comandi Compagnia di Conegliano e Vittorio Veneto,
Polizia Stradale di Vittorio Veneto,
Vigili Urbani di tutti i Comuni.
CONSULENTI.
Orazio D'Inca' responsabile sezionale di P.C. A.N.A. Belluno
Renzo Centa responsabile sezionale di P.C. A.N.A. Feltre.
COMUNI.
Conegliano, Susegana, Sernaglia della Battaglia, Mareno di Piave, Santa Lucia di
Piave, Vazzola, Gaiarine, Codognè, San Vendemiano, Orsago, San Fior, Pieve di
Soligo,Farra di Soligo, Refrontolo, Tarzo, Godega e San Pietro di Feletto.
Andrea Danieli