IL “CONEGLIANO” A KABUL |
Giugno 2003 |
Gli è stata riconosciuta la cittadinanza
onoraria e così, prima di partire per Kabul in Afghanistan, per quella che non
è una semplice missione di pace, considerando il problematico contesto in cui
si svolge, il glorioso Gruppo Conegliano del 3° Reggimento Artiglieria da
Montagna della Julia, ha voluto incontrarsi con le penne nere della sezione di
Conegliano
A spiegare lo scopo della missione è stato lo stesso comandante ten. col.
Angelo Maurizio Caso, giunto appositamente in città prima di partire,
affiancato dai suoi più stretti collaboratori, tra cui il tenente Alberto
Barzotto di San Fior e il tenente Caragnano.
Erano sessant'anni che il pluridecorato Gruppo Conegliano non usciva dai confini
nazionali dopo la guerra sul fronte greco-albanese e la spedizione su quello
russo.
Allora il suo motto era «Devant al Conejan o si sciampe o si mur» (davanti al
Conegliano o si scappa o si muore) mentre da maggio a settembre prenderà parte
alla missione Isaf (International Security and Assistance Force), avviata dalle
Nazioni Unite per sostenere la rinascita democratica del tormentato paese
asiatico.
Gli obiettivi saranno quelli di presidio del territorio afgano e quello
umanitario. Ma verranno anche realizzate opere per la popolazione locale, rese
possibili grazie ai fondi che vengono raccolti con una speciale sottoscrizione
avviata qualche settimana fa. Teatro della missione sarà la capitale Kabul,
dove il contingente alloggerà in una vecchia caserma russa riadattata per le
esigenze della forza Isaf. Il contingente è formato da 350 uomini, il cui nucleo
centrale di 160 unità è costituito proprio dal 3° Artiglieria da Montagna
della Julia, di stanza nella caserma «Cantore» di Tolmezzo, del quale il
Gruppo Conegliano fa parte. Parteciperanno alla missione anche l’8° Rgt Genio
Guastatori Paracadutisti, il 7° Rgt NBC Nucleo Batteriologico Chimico e l’11°
Rgt Trasmissioni.
Il presidente della sezione Ana, Antonio Daminato, ha sottolineato che «il
Gruppo Conegliano non è soltanto cittadino onorario, ma è da sempre costituito
da molti giovani della zona chiamati alle armi, che hanno seguito con orgoglio
la sua bandiera. Il profondo e indissolubile legame con la città è
testimoniato anche dalla lapide collocata all’esterno dell’ex caserma Marras
in piazzale San Martino».
G.M.
IL 3° A.MON. ha assunto il comando della Task Force ITALFOR V
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