CENTRO STUDI "UGO CERLETTI" |
Dicembre 2014 |
Centro Studi “Ugo Cerletti” per la bonifica bellica
Gli alpini questa volta hanno superato se stessi mescolando storia ed enologia, un binomio che và a braccetto nella
nostra Regione ed in particolare nella nostra Sezione.
Infatti venerdì 31 Ottobre si è svolta, in due fasi, la giornata in onore di Ugo Cerletti, Capitano medico degli alpini,
fotografo di guerra e figlio del celebre fondatore della Scuola Enologica di Conegliano Giovanni Battista Cerletti, a
cui la Scuola è stata poi intitolata.
Questo binomio padre-figlio ha caratterizzato questa storica giornata d'autunno in cui si sono incontrati alpini,
professori e studenti della Scuola Enologica per una commemorazione senza precedenti; i due punti di ritrovo per questa
occasione sono stati: l'aula magna della Scuola nella mattinata e il nostro Museo degli alpini nella serata.
Per quanto riguarda l'incontro avvenuto nella Scuola, dopo i saluti di rito del Preside è intervenuto l'Assessore
Leopoldo Miorin in rappresentanza del Comune di Conegliano, il quale si è soffermato sulla bontà dell'idea del centro
studi, unico in Italia e per ora anche in Europa, che dà lustro al nostro paese e alla città di Conegliano; ha poi
elogiato per questo motivo il Comitato del Museo degli alpini il quale si è fatto carico, inizialmente dell'idea e poi
nel portare avanti questo ambizioso progetto.
Si è proceduto poi con la spiegazione storica della fondazione della Scuola, la prima in Italia in questo settore, da
parte di Giovanni Battista Cerletti, che con la collaborazione di Antonio Carpenè, altro grande fondatore di questo
importante istituto, volle edificare e iniziare quella scuola basata su un argomento importante per l'economia agricola
delle nostre terre in quel periodo storico e per la precisione anche del nostro.
La Scuola ha mosso i suoi primi passi tra grandi difficoltà burocratiche e amministrative, ma visto l'argomento
importante per il settore agricolo della nostra zona, ha avuto fin dalla sua nascita un grande successo a livello
nazionale prima e internazionale poi, successo che continua ancora ai giorni nostri con il grande business a livello
mondiale ottenuto con il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Tutto questo successo, dovuto oltre che ai viticoltori anche e soprattutto alla fama e all'ingegno della Scuola
Enologica che negli anni ha sfornato fior di enotecnici piazzati in tutto il territorio nazionale e che ha permesso
soprattutto alla nostra zona di svilupparsi economicamente negli anni arrivando ai grandi successi che oggi possiamo
riscontrare a livello mondiale.
Tutto questo è stato ampiamente spiegato dal Presidente del Consorzio del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene D.O.C.G.
che con la sua relazione ha permesso il passaggio del testimone dall'argomento Scuola con il Fondatore Giovanni Battista
Cerletti, all'argomento storia tramite il racconto della di lui nipote Margherita, figlia di Ugo Cerletti, il
protagonista della seconda parte della giornata, la parte storica.
La Signora Margherita, reduce da un lungo viaggio dalla sua residenza all'isola d'Elba fino alle nostre soavi colline di
Conegliano, ha spiegato in maniera precisa con l'apporto delle relative puntualizzazioni storiche, il racconto della
vita e degli aneddoti relativi al padre Ugo Cerletti.
Successivamente è intervenuto il Prof. Musizza, goriziano, ma grande ammiratore del nostro Cadore, il quale ha
presentato il libro “Sei mesi in guerra sulle Dolomiti”, attraverso il quale e con l'apporto della proiezione di molte
foto dell'epoca in questo contenute, ha spiegato la storia vissuta in quel preciso periodo storico e in quei luoghi da
Ugo Cerletti, il protagonista di questa giornata.
Protagonista che fu non solo fotografo di guerra, ma anche inventore, nel contesto bellico, mettendo a punto la spoletta
a scoppio ritardato da applicare alle bombe dell'artiglieria.
Invenzione non solo tecnica e militare, ma che anticipava le grandi invenzioni odierne in fatto di tecnologia molto
avanzata e all'avanguardia per quei tempi.
Alla fine della relazione del Prof. Musizza, e dopo il consueto brindisi di rito presso la “bottega del vino” della
Scuola Enologica, la giornata ha avuto qualche ora di pausa proseguendo il suo iter storico alle ore 17 presso un'altra
storica sede, cioè nel nostro Museo degli alpini di Conegliano, fiore all'occhiello della nostra Sezione.
Dopo l'ennesimo e consueto saluto delle autorità presenti si è proceduto con la presentazione ed inaugurazione del
Centro studi per la bonifica bellica “Ugo Cerletti” a lui appunto dedicato, alla presenza della figlia Margherita e
dell'esperto di munizioni d'artiglieria Bruno Marcuzzo.
Il Centro Studi, fortemente voluto dal Comitato del Museo e prontamente accettato dal Consiglio della Sezione, è il
nostro vanto d'immagine storica della Sezione, che ha iniziato la sua storia attraverso il recupero di un'ala della
Caserma Marras e la conseguente nascita di quel luogo storico dove verranno posizionate in mostra numerosi reperti
bellici di vari settori, nazionalità e calibri, contribuendo perciò alla nascita di quel centro Studi che permetterà a
molti studiosi e storici di approfondire il tema legato a futuri libri o congressi vari.
Questa moltitudine di ordigni delle due guerre, messi a disposizione presso il nostro museo da Bruno Marcuzzo, saranno
quindi esposti in apposita sala nel Centro Studi appositamente restaurato.
Lo stesso ha poi esposto con dovizia di particolari e aiutato dalla proiezione di splendide immagini, le varie tipologie
di ordigni bellici, ossia l'argomento che caratterizzerà l'allestimento del Centro Studi.
La serata si è poi chiusa con il consueto brindisi alpino accompagnato da un rinfresco preparato dal nostro taverniere.
Claudio Botteon
Una teca del Museo degli Alpini dedicata ai materiali bellici di Ugo Cerletti
Il pubblico al Museo, presente il Maggiore Andrea. Barzotto
Bruno Marcuzzo tiene la sua lezione al Museo degli Alpini
Il Direttore del Museo Luciano Barzotto e Margherita Cerletti scoprono la targa