7° ALPINI |
Agosto 1962 |
inizio (4° PUNTATA)
Il Battaglione «Val Piave», derivato dal Btg. «Cadore », nacque il 24 maggio 1915 con le compagnie 267a e 268a al
comando del Ten. Col. Antonio Gioppi e inizialmente svolse servizio di avamposti in Val Bona e Val Popena, spostandosi
poi in Val dell’ Acqua e a Monte Cengia. Altro spostamento il 4 giugno a Forcella Longeres, poi a Forcella Lavaredo e a
Monte Piana di dove il giorno 7 la 268a compagnia venne estromessa da un improvviso attacco nemico.
Dopo un breve riposo al Casone della Crociera in Val Marson, il battaglione tornò a Forcella Lavaredo e a quella di
Longeres inviando distaccamenti a quota 2476 della zona del Paterno e a m. 2704 di Cima Passaporto.
Fu il nemico ad attaccare nella prima settimana di luglio ma venne respinto mentre nei successivi giorni la 267a
compagnia del «Val Piave», con altro reparto del «Cadore», trasportò il citato enorme faro sulla Cima Grande e che sarà
utilissimo per le azioni sui Passo Tobliger e il Sexten-Stein; anche un cannone della 58a batteria venne portato, come
si disse, a due terzi della parete.
A metà agosto il Passo e il Rifugio Tre Cime vennero conquistati d’impeto e il periodo successivo dedicato a lavori di
fortificazione fino a che il battaglione si riunì ad Auronzo nella prima settimana di novembre.
Il primo Natale di guerra vide il «Val Piave» a presidio del più importante displuviale del Cristallo: dall’Ospizio Tre
Croci al Som Forca, dalla Cresta Bianca alle Forcelle Grande e Staunies fino al Cristallino.
Il battaglione venne fondato il 15 febbraio 1915 a Belluno e al primo comandante Cap. Silvio Magnaghi succedette, dal 24
ottobre, il Magg. Olivo Sala.
Allo scoppio della guerra l’unità era appostata tra i Passi di Forca Rossa e di Col Becher con le sole iniziali due
compagnie: la 206a e la 266a.
Superato il Monte Le Saline, il «Cordevole» occupò varie posizioni; il 13 giugno la 206a compagnia raggiunse Fuchiade e
pochi giorni dopo, col 20° Btg. del 3a Bersaglieri, tentò un’azione a Cima Costabella e a Passo Le Selle ma con
risultati parziali. La 266a fu in linea al Nuvolau per un primo inutile attacco sulle Tofane insieme ai fanti della
«Reggio».
Dopo mesi di presidio in varie località della zona, la 266a operò contro il Sasso di Mezzodì dal 19 al 22 ottobre coi
fanti del 51°, sostando quindi a Moé e ad Alleghe accantonandosi poi a Palla, nella zona dei Col di Lana; la compagnia
206, col comando di battaglione, rimase in Val Biois occupata in lavori di rafforzamento delle linee.
L’ultimo mese del 1915 segnò la nascita anche del battaglione «Monte Pavione» costituito a Feltre con le compagnie 148a
e 149a mentre il «Feltre » cedeva ad integrazione la sua 95a compagnia.
Il comando venne affidato al Magg. Domenico Pozzi che iniziò celermente ad addestrare la nuova unità.
Altro battaglione di nuova costituzione
fu il
sorto a Mel con la 96a Compagnia del Btg. Cadore e due nuove, la 150° e 151° formate con le reclute.
nacque a Belluno l’1 dicembre con le compagnie 146a e 147a.
Gli ultimi battaglioni ebbero dei comandanti provvisori fino a metà aprile del 1916, periodo in cui le nuove unità
vennero inviate al fronte per il battesimo di fuoco.