Le Truppe Alpine sono nate il 15 ottobre 1872 da un'idea (affidare la difesa delle vallate alpine agli stessi valligiani) concepita dal Capitano Perrucchetti, un Ufficiale del Corpo di Stato Maggiore.
Giuseppe
PERUCCHETTI |
Inizialmente furono costituite 15 compagnie aggregate ad alcuni Distretti di
città prealpine: Cuneo, Torino, Novara, Como, Brescia, Treviso e Udine, e già
nel settembre 1873 le compagnie, grazie alla vitalità e all'entusiasmo
dimostrati, erano diventate 24.
Gli Alpini ebbero sin dalla loro nascita, oltre allo zaino, il cappello con la
penna.
Gli alpini ebbero il loro battesimo del fuoco in Africa nelle campagne di
Eritrea e di Libia dando prova di capacità di adattamento fuori dal comune.
La Prima Guerra Mondiale vide gli Alpini partecipare alle battaglie dell'Isonzo,
al presidio del settore Saga (nel corso dell'offensiva austro-tedesca del 1917)
ed ai combattimenti svoltisi per tre anni sull'Adamello, ad una quota di 3.000
metri.
Nel 1939 la Divisione JULIA sbarca in Albania mentre le altre Divisioni si
schierano a copertura della frontiera Occidentale.
Nel 1942 il Comando Truppe Alpine partecipa alla campagna di Russia dove si
rende protagonista della strenua difesa sul fiume Don e delle estenuanti
battaglie di ripiegamento.
Lo spirito di corpo, la
solidarietà e l'abnegazione, che sin dalle origini hanno contraddistinto
l'operato delle Truppe Alpine, trovano ancora oggi nello spirito di emulazione e
di attaccamento al reparto che si sviluppa durante il servizio, la facoltà di
autoperpetuarsi proiettandosi nell'Associazione Nazionale Alpini che, con i suoi
300.000 associati e le innumerevoli sedi, in Italia e all'estero, riunisce gli
alpini in congedo e in servizio costituendo un inestimabile patrimonio di
fratellanza e solidarietà umana a disposizione del nostro Paese.
2003- UN NUOVO ORGANIGRAMMA PER LE TRUPPE ALPINE (L'ALPINO maggio 2003)
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Il nuovo modello di difesa,
avviato negli ultimi anni, ha significato per le Truppe Alpine, come per
tutte le altre componenti della Forza Armata, un ridimensionamento che ha
comportato, in successione, la soppressione delle Brigate “Orobica” e
“Cadore”. L’anno
scorso la brigata Tridentina ha perso i suoi reparti per essere configurata in
Comando di Divisione di Proiezione, incentrato sul Comando Truppe Alpine stesso.
Il compito del nuovo Comando di divisione sarà quello di impiegare le forze,
alpine e non, nelle operazioni multinazionali in corso o future nei vari teatri
operativi.
L’organigramma attuale delle Truppe Alpine risulta dunque profondamente
modificato rispetto a quello dei lontani tempi della guerra fredda. L’esigenza
che scaturiva dalla suddivisione in due blocchi di alleanze contrapposte
suggeriva una difesa delle frontiere anche italiane da una ipotetica invasione
da Est.
Ciò comportava una forte concentrazione di unità nel Nord Est del Paese ed in
particolare in Friuli Venezia Giulia, nel Veneto e nel Trentino Alto Adige e
imponeva la necessità di numerose unità alpine, particolarmente versate e
addestrate al combattimento in zone di montagna. La fine della guerra fredda ha
fatto decadere la necessità di una costante presenza ai confini e, dunque la
necessità di disporre di grandi e numerosi eserciti per il presidio di
scacchieri sensibili. La scomparsa della leva e l’introduzione del
professionismo nelle Forze Armate sono stati i passi successivi e conseguenti.
L’attuale ordinamento delle Truppe alpine, prevede che i seguenti comandi e
reparti siano alle dirette dipendenze del tenente generale Bruno Iob:
– il Comando della Divisione “Tridentina”, con sede a Bolzano
– la Brigata alpina “Julia”, con sede a Udine;
– la Brigata alpina “Taurinense”, con sede a Torino;
– il Centro Addestramento Alpino, con sede ad Aosta;
– il 6° reggimento alpini con sede a Brunico e San Candido;
– il 16° reggimento “Belluno”, con sede a Belluno;
– il 18° reggimento “Edolo”, con sede a Merano;
– il battaglione alpini paracadutisti “Monte Cervino”, unità speciale con
qualifica ranger, con sede a Bolzano, che, nell’anno in corso, sarà elevato
al rango di reggimento (4°);
– il reparto Comando Truppe Alpine, con sede a Bolzano.
LA BRIGATA ALPINA JULIA
è composta da:
– 5°reggimento alpini (Vipiteno)
– 7° reggimento alpini (Feltre)
– 8° reggimento alpini (Cividale)
– 14° reggimento alpini (Venzone)
– 3° reggimento artiglieria da montagna (Tolmezzo)
– 2° reggimento genio guastatori (Trento)
– Reparto comando e supporti tattici (Udine)
– Fanfara alpina “Julia”.
LA BRIGATA ALPINA TAURINENSE
è composta da:
– 2° reggimento alpini (Cuneo)
– 3° reggimento alpini (Pinerolo)
– 9° reggimento alpini (L’Aquila)
– 1° reggimento “Nizza cavalleria” (Pinerolo)
– 1° reggimento artiglieria da montagna (Fossano)
– 32° battaglione genio guastatori (Torino)
– Reparto comando e supporti tattici
– Fanfara alpina “Taurinense”.
L'organigramma è un continuo evolversi, per l'ultimo in essere fare riferimento al sito www.esercito.difesa.it
2005 -
Cambio della guardia al vertice delle Truppe Alpine. Giovedì 28 luglio presso la Caserma “Vittorio Veneto” in Bolzano si è svolta la cerimonia di avvicendamento del Comandante delle Truppe Alpine tra il Generale di Corpo d’Armata Bruno OB ed il Generale di Corpo d’Armata Ivan Felice RESCE. |
Motti dei Gruppi di Artiglieria da montagna:
Gruppo art. mont. "Aosta" fondato nel 1926 "Nulla via invia"
Gruppo art. mont. "Asiago" fondato nel 1952 "Tasi e tira"
Gruppo art. mont. "Bergamo" fondato nel 1909 "Berghem de sass"
Gruppo art. mont. "Pinerolo" fondato nel 1926 "Su tutte le erte e sopra ogni cima"
Gruppo art. mont. "Vicenza" fondato nel 1909"Per ardua ardens"